Questo blog da sempre parla di valori e rischi delle nuove tecnologie, mi sono sempre tenuto distante dalla politica, ma come tutti ho una mia opinione e al momento del voto decido 'il meno peggio' (che non di rado cambia nelle mie valutazioni).
E' però indubbio che è proprio gli algoritmi elettivi determinino il funzionamento di un sistema democratico.

Quello che per me sarebbe il sistema corretto l'ho scritto nel 2014 qui L'algoritmo della democrazia

Se dovessi contestare difetti al sistema elettivo italiano direi:
Frammentazione in un marasma di micro partiti irrilevanti.
Un piccolo partito con interessi lobbistici è in grado di condizionarne uno con una quantità di elettori estremamente superiore.
Su ogni tema prevale la demagogia rispetto al buon senso informato.
Al potere vanno principalmente persone più per censo, notorietà, appeal, capacità di influenza e di muoversi nel sistema del consenso, più che per capacità tecnica.
In un sistema di questo tipo si generano dinamiche di assoluta instabilità e contrapposizioni dove chi prevale spesso distrugge anche l'eventuale buono che gli altri hanno fatto.
I governi durano così poco da non essere in grado di agire a lungo termine.
Spesso quindi il 'buon senso' viene soffocato dai tecnicismi, e il sistema è talmente burocratico, farraginoso, a libera interpretazione che la corruzione dilaga.

Ma perché parlo del Movimento 5 Stelle?
Perché effettivamente sulla carta sembra quello che tende un po al modello da me teorizzato nel 2014.
In pratica idee da costruire in rete sulla base di algoritmi in grado di far emergere le soluzioni da parte di gente preparata su singoli temi.

Benedetto Croce faceva ben capire che nonostante fosse deprecabile dal punto di vista morale, l'onesto incapace non è detto sia il meglio per il governo di un paese.

Ecco personalmente ho un giudizio sul movimento 5 Stelle come di un movimento di 'onesti incapaci'.
Non vuole essere un giudizio dispregiativo sulle persone, pure io se fossi al governo sarei un 'onesto incapace'.
Ma forse è arrivato il momento degli onesti incapaci.

Le norme e le tematiche sono talmente complesse, che già ora chi si occupa di un settore magari non sa nulla di questo ma è un 'mero rappresentante'.
Ed ecco che al ministero della salute magari ci va un economista, e allora perché non può andare alla difesa un droghiere?

Non conta chi 'rappresenta', fosse anche un pupazzo (anche se evidentamente anche la credibilità ha un peso), ma contano i meccanismi che strutturano le idee che questo rappresenta.
In pratica è l'algoritmo di formazione delle idee che fa la differenza e non l'appeal di chi le rappresenta o cerca di spiegarle.

So bene che un politico deve far di tutto per essere preparato alle insidie del giornalista di turno che ti chiede cose che magari non sai e non ricordi.
Penso che in tal caso la risposta debba essere, senza vergogna, 'adesso mi informo poi le rispondo' (ma poi la risposta deve esserci).

Alla base non ci sono gli uomini ma le idee, gli uomini onesti si tengono, i disonesti si allontanano.
E' l'idea che deve prevalere, in pratica un buon algoritmo di aggregazione delle idee permette finalmente di eleggere l'onesto, capace o incapace che sia.

Quello che rimprovero ai 5 Stelle è che l'algoritmo su cui si basano va corretto e migliorato ma va rispettato anche quando i risultati sono errori.
Se il sistema a Genova ha generato una elezione inopportuna va corretto, il movimento avrà poi tutti i modi per arginare gli eventuali danni, ma anche i risultati 'sgraditi' vanno accettati e se evidenziano debolezze dell'algoritmo devono essere le basi per migliorarlo.
Le stesse 'epurazioni' di persone elette o eleggibili devono rifarsi a meccanismi validi universali, quando la procedura genera storture evidenti va cambiata.
Il gioco segue le regole, le regole vanno cambiate ed affinate, ma per il futuro.

Non è un punto marginale il ritorno all'uomo forte carismatico che ci dice 'fidati di me', anche avesse ragione, è il contrario della democrazia.
Il movimento 5 stelle può essere una opportunità, ma è ora che capiscano che tutto dipende dalle regole che sono assolutamente da migliorare e gli effetti vanno rispettati.

Un buon sistema permetterà di passare dal governo delle persone al governo delle idee (e potremo finalmente eleggere gli onesti, capaci o incapaci che siano).