La privacy in tutto e per tutto a mio parere è un utopia, so che si cerca di ottenere il ‘meno peggio’.
L’impressione è che il Garante si faccia i forti con i deboli perché non si è in grado di colpire dove veramente occorrerebbe colpire.
Mi spiego, che senso ha chiedere una serie di adempimenti alle imprese sui dati sensibili e poi esonerare o quasi i Medici di Famiglia (se non ce li hanno loro i dati sensibili) ?
Bene la presa di posizione per Eutelia ma Echelon ?
Il controllo dell’attività giornalistica talvolta scivola nel discrezionale da cui discendono una serie di reati sulla libertà d’opinione su cui ci sarebbe tanto da dire, ci sono cause aperte sul fatto che uno ha detto ad un altro cretino.
Perché chiedere di proteggere la privacy degli utenti Windows e non imporre ai produttori di software l’obbligo di dichiarare che dati fanno transitare su Internet all’insaputa degli utenti?
A quando l’obbligo di fornire le specifiche dei formati di files, tranne per i formati aperti tipo Open Document ed altro, chi ci garantisce sul contenuto ?
A quando il divieto di impostare i default a scapito della privacy degli utenti (vedi Windows Media Player dove se uno accetta tutto supinamente senza saperlo diventa ‘ultraesposto e spiabile’ ? ).
Quando mi fanno firmare un contratto in banca come potrei mai non aderire ad un documento di 2 pagine scritto in lillipuziano se poi so che se voglio mai che trattino il mio conto corrente devo accettare per forza ?
E cosa dovrei dire dello stabilimento balneare dove vado d’estate devastato tre volte da vandali che non gli permettono di mettere una telecamera all’esterno in quanto violerebbe la privacy ?
E intanto mi schermano i numeri di telefono delle chiamate fatte da casa mia.
E se metti le foto non dico della vicina nuda, ma di un gruppo di amici durante una festa su Internet dovresti chiedere un miliardo di liberatorie.
E che ne diciamo degli Internet Caffè che non decollano temendo gli adempimenti e le responsabilità quando ad ogni curva trovi una rete Wifi aperta.

Insomma a mio parere occorrerebbe prendere atto che normare troppo su certi aspetti crea più fastidi che vantaggi, cerchiamo di normare sulle cose davvero importanti e evitiamo di riempire di burocrazia inutile le caselle postali con dichiarazioni reciproche di trattamento dei dati.
Sulla banca dati del DNA è una questione etica importante dove un provvedimento estremamente efficace sul piano giudiziario finisce con il ledere la privacy a mio parere con molti più vantaggi che svantaggi.