Ogni tanto trovo uno che sostiene che tutto dovrebbe essere fatto da interfaccia a caratteri (in particolare tra gli utilizzatori di Linux, notoriamente dotato di shell molto potenti).
Sull’altro fronte sta chi sostiene che tutto dovrebbe essere fatto in grafica.

Mi sembra quasi scontato, la realtà è che ci sono cose che si fanno bene a linea comandi, altre che si fanno meglio in grafica.

Se devo rinominare 2000 files di una directory con la lettera A nel quarto carattere del nome, per cambiarne l’estensione, molto difficilmente trovo un programma grafico più efficace di un comando testuale.

Se invece devo strutturare una maschera video di un programma con una trentina di elementi complessi non racchiudibili in una griglia, sostenere che si fa meglio in testo è una pura eresia.

In un desktop moderno (fatto salvo qualche rara eccezione), penso l’interfaccia grafica sia irrinunciabile, ma lo è parimenti la shell testuale (per chi la sa usare ovviamente).

Non dimentichiamo che dal punto di vista del lavoro oggi non si devono solo fare le cose, ma farle in tempi economicamente accettabili, quindi semplicemente useremo di volta in volta gli strumenti che reputeremo più adatti e rapidi per arrivare al risultato.

Non mi piacciono le forzature ‘ideologiche’.