In un dibattito su una lista no1984.org qualcuno sosteneva che chi diventa politico, in seguito al suo ruolo comincia a fare str…ate altrimenti non si capiscono certe leggi che escono legate all’informatica (ma non solo).
Dato che io sono abituato a presumere la buona fede delle persone la penso così.

Immaginiamo che un qualsiasi tecnico per fare un esempio, o io per farne un altro, entrasse ‘nelle stanze del potere’ per fare passare delle normative, dovremmo riuscire a farle digerire a chi non capisce nulla, farle passare a chi antepone logiche ideologiche al buon senso oltretutto sullo stesso piano di gruppi di potere che magari hanno interessi contrapposti e che remano contro.
Per non parlare poi dello sradicamento di logiche consolidate per cui la variazione è già vista male e quando sovvertite fanno di tutto per affossarne l’applicazione.
Oltretutto occorrerebbe sfuggire alle facili contrapposizioni demagogiche, faccio un esempio è molto più difficile far capire perché per gran parte delle persone un disco criptato è una palla al piede, che far passare il messaggio che sei contrario a logiche di sicurezza.
Questo per dire che purtroppo l’unica strada è far nascere una ‘coscienza del problema’, e spesso ci vogliono anni perché certe logiche comincino ad emergere, magari sulla spinta di qualche caso eclatante oppure perché la vittima è o rischia di essere qualcuno sotto i riflettori.
In pratica non penso che tutti quelli al potere si ‘bevano il cervello’ ma che semplicemente devano mediare tra situazioni intricatissime oltretutto spendendoci la propria faccia.