Non è una novità la lunga lotta delle aziende per tracciare utenti, contatti, gusti e condizionare gli acquisti.
Ci è riuscita Google col motore di ricerca e con Android, ci è riuscita Amazon, ci è riuscita Apple, insomma la lista è lunga.

Il paradosso è che la schedatura di massa di queste aziende rende ridicola al confronto qualsiasi anagrafe nazionale.

Quindi un insieme di cose fatte (ovviamente per il nostro bene), hanno dato in mano a queste aziende private i nostri contatti numeri di telefono, Email, indirizzi, gusti, amicizie ecc. ecc.
Tutte cose estremamente utili per condizionare le nostre vendite, ma che possono trovare interessate all'occorrenza anche strutture governative in caso di conflitti, dittature, spionaggio ecc.

Certamente il Sistema Operativo che domina il mercato 'casalingo', praticamente nelle case di quasi tutti gli utenti del mondo, con una potenzialità di schedatura devastante, le sta veramente provando tutte.
Nonostante l'ottima alternativa di Linux, più che adatto a risolvere in modo facile i problemi del 90% degli utenti, l'abitudine prevale.
Per molte aziende la massa di software acquistato o personalizzato rende di fatto la migrazione più complessa, ma con macchine virtuali VNC, RDP, Wine ecc. le scappatoie non mancano.

Hanno cominciato inserendo Explorer in modo da indirizzare le ricerche verso i propri server, poi riprovandoci con Bing.
Ma non tutti gli utenti sono sprovveduti, sono passati a Firefox o hanno preferito il tracciamento di Chrome.
Ma anche questo cambiamento del browser di default lo hanno reso sempre più fantasioso e nascosto.

Poi hanno reso l'aggiornamento del software praticamente irrinunciabile, ed ecco che a un certo punto hanno fatto di tutto per associare all'utente 'teorico' un utente fisico con numero di cellulare e tutto il resto.
Non era difficile sfuggire, bastava qualche Avanti Ignora ecc. ecc. ma tanti sicuramente ci sono cascati.

Poi da anni quando si compra un PC nuovo lo troviamo infarcito di 'Crapware', software civetta in versione demo o pubblicitaria che richiede al reparto IT operazioni di bonifica impegnative.

Non paghi di tutto ciò hanno cominciato a popolare il menu di notizie, ma se c'è una cosa irritante è essere distratti nel proprio lavoro con cose fuori contesto.
Anche qui basta disattivare le notifiche.

E allora ci riprovano con l'iconcina in basso a sinistra di Win 10 il 'mostra ricerca elementi in evidenza', la cui disattivazione è ben imboscata dietro una descrizione a dir poco fantasiosa.

E coronamento dell'opera, Windows 11 che vuole il TPM (per legare l'operatore schedato alla 'targa' della macchina fisica), è di oggi la notizia che le notifiche non dovrebbero essere disabilitabili (se non li costringeremo a cambiare idea).
Ovviamente Windows 11 richiederà un utente reale con telefono e tutto il resto.
Quindi avremo una macchina in cui il controllo è potenzialmente devastante.

Tutto questo nell'indifferenza dell'Unione Europea che ha scoperto gli effetti della dipendenza energetica ma che non dà il giusto peso a queste cose.
Oggi tutti capiscono cosa vuol dire quando i servizi nel corso di una guerra vengono messi fuori uso.
E quando la stragrande maggioranza dei PC del mondo e relativi utenti saranno nelle mani di una azienda/nazione?

Chissà perché farò di tutto per avversare il passaggio a Windows 11, il rapporto 'costi di libertà'/ benefici è devastante.

Apprezzo la Microsoft per MSAccess, SQLServer ma quanto al Sistema Operativo sono riusciti a farsi odiare.

Questo modo di agire mi spinge sempre più ove possibile verso Linux, il vero sistema operativo senza secondi fini dove sono considerato un utente, non un consumatore.