La situazione, cambia ogni 3 minuti in un caos allucinante di informazioni che circolano.
Montagne di informazioni tra cui capire le vere dalle false è sempre un caos.
Da una parte non si vuole creare allarmismi, dall'altra i rimedi fanno capire che la cosa è più seria di come era stata presentata, il difficile è stato capire in cosa sta l'allarme.
Finalmente mi sembra di capire che il princpale problema è l'impossibilità di reggere l'urto contemporaneo di un alto numero di contagi gravi, anche in paesi bene attrezzati.
Come comportarsi, il mio punto di vista resta sempre quello, comportarsi come se tutti fossero infetti.
Contatti diretti ridotti al minimo, questo non vuol dire azzerare la vista sociale, personalmente non avrei problemi anche ad andare a ballare (e mi manca molto).
Ma lo farei in locali ampi con poca gente ballando sempre con la stessa persona.
Ma locali con queste caratteristiche non ce ne sono, anche perché si cerca di limitare assembramenti e spostamenti di persone, (le proibizioni in certe zone e non in altre rischiavano di costringere a fare gli 'untori' di altri territori).
La la stessa cosa vale per ristoranti, pub, aperetivi e tutte le attività 'sociali'.
Inutile dire che il primo che starnutisce, fosse anche per un po di pepe, deve rassegnarsi a creare il largo attorno a se.
Lavarsi le mani, disinfettanti e tutto il resto lo hanno capito tutti.
Ma se ti trovi un asintomatico e ci parli, potresti caderci dentro senza neanche immaginarlo (e contaminare quelli che conosci).
Per cui meno gente sconosciuta incontri meglio è.
Se segui queste regole probabilmente fai tutto 'il possibile', poi contro la sfiga c'è poco da fare.
Rimedi 'istituzionali' a mio parere giusti:
Limitare al massimo gli spostamenti (quindi ci sta la chiusura delle scuole, blocco vacanze ecc.).
Aerei, treni, bus sono tutti mezzi a rischio in quanto trasferiscono il virus in parti di territorio diverse.
Temo tantissimo metropolitane, tram, bus, e tutte quelle strutture che ti costringono a respirare la stessa aria di persone che non conosci.
Insomma tutti gli spostamenti non giustificati da esigenze vere. Poi se proprio devi usarli massima cautela e speri ti vada bene.
Non trascuriamo le esigenze di spostare le derrate alimentari, i medicinali, gli alimenti, e di produrli.
La gestione delle aziende deve essere 'interna', sono i primi ad avere il massimo interesse a non tenere all'interno contaminati.
Sono da sempre contro alla chiusura d'ufficio delle attività produttive.
Il rischio non è solo il crollo di un paese già devastato dai debiti verso un Europa che stranamente non si fa sentire.
Il rischio è anche quello di non trovare più quanto occorre per vivere e di devastare un apparato produttivo.
Il blocco d'ufficio delle attività produttive è stato uno dei più grandi errori della prima ora, anche nelle zone rosse.
Ma sembra che finalmente su questo fronte abbiano fatto marcia indietro.
Tasso di mortalità del Coronavirus, ci era stato detto che era il 2,5% invece è il 3,4% (su scala mondiale).
Estremamente peggio dell'influenza stagionale che ha fatto anche 230 morti, ma che aveva un tasso di penetrazione solo del 14 per mille (e non del 2,3% come molte fonti ancora dicono).
In Italia gli anziani sono tanti, per cui il tasso potrebbe anche essere peggiore.
Resta confermato che attacca quasi esclusivamente gli anziani (ma molti di noi rischiano di diventare gli 'untori' dei propri anziani).
Questo anche perché le varie terapie si basano per la gran parte sulle difese immunitarie dell'organismo stesso.
La malattia è 'polmonite interstiziale bilaterale', che richiede ricovero talvolta in terapia intensiva.
Il problema è che il gran numero di infezioni contemporaneo manda in sovraccarico anche sistemi sanitari funzionanti come il nostro, anche se si sta facendo il possibile per potenziare le strutture.
Per cui per molti di coloro in cui il fisico non reagisce, rischiano di non esserci abbastanza mezzi di soccorso.
Il trasporto in altre strutture rischia di propagare l'infezione.
E' possibile impedire l'infezione, (forse con un vaccino che prima o poi arriverà), ora no, quello che si più fare al più è rallentarla o mantenere qualche 'zona franca'.
Ma se una 'zona franca' viene conosciuta come tale, poi va a finire inevitabilmente che tanti provino a raggiungerla.
Comunque rallentarla permette di non sovraccaricare le strutture d'intervento.
La comunicazione in Italia è stata gestita nei primi momenti in modo pessimo, siamo riconosciuti come gli 'umori del mondo', ma le cose non stanno così.
Il paradosso è che il corriere italiano non lo prendono a consegnare merce, il tecnico italiano non lo lasciano intervenire ecc.
Gli altri possono farlo anche se sono in una situazione uguale o peggiore della nostra, magari con sistemi sanitari che non funzionano.
Sulla contagiosità si sapeva già che estremamente contagioso, per cui se me la prenderò aspetterò speranzoso che passi.
Si sa che si propaga anche tramite gli oggetti contaminati.
Dal punto di vista delle statistiche di persistenza del virus sugli oggetti (9 giorni), ci sarebbe ben poco di cui stare tranquilli.
Anche se è molto facile rimuoverlo con un qualsiasi disinfettante.
Ma chi ci salva da un carrello della spesa toccato da un infetto?
Ci consoli in fatto che su base statistica chi si è infettato lo ha fatto soprattutto per contatto diretto con persone infette e la trasmissione indiretta è considerata estremamente improbabile.
Non basta 'toccare' il virus, lo devi 'toccare molto', molto più facile inalarlo.
Oggi ero a pescare con mio figlio, non siamo in clausura, si fanno attività a 'basso rischio', poi sono andato a fare una lunga passeggiata.
Al bar c'erano a mangiare una trentina di persone una attaccata all'altra, ne sono stato ben lontano.
E la movida dei giovani? Molti non ci hanno rinunciato, così come molti sono in coda agli impianti sciistici.
Questi sono comportamenti che temo.
Le norme è giusto ci siano ma alla fine purtroppo serve anche il buon senso, non si può normare tutto.
Sono andato al ristorante, eravamo io e i miei figli, c'erano altri tre tavoli a 10 metri da noi.
Non penso di aver fatto nulla di pericoloso.
Insomma ben vengano norme che limitano gli assembramenti, ma dobbiamo avere il coraggio di andare avanti e fare un minimo di vita sociale.
Dietrologie?
Non credo alla terra piatta, alle scie chimiche e dietrologie varie.
Non credo ai complotti internazionali ecc. ecc.
Ma il 'Wuhan Center for Disease Control and Prevention', si trova a soli 280 metri dal centro di diffusione del virus. Il mercato di Wuhan.
C'era in atto uno studio sulla SARS dei pipistrelli (che sembrano i portatori certi dell'infezione).
Questi pipistrelli non esistono se non a migliaia di Km da lì, e in quel mercato non si sono mai venduti pipistrelli che lì non si mangiano.
Non ho ancora visto smentite ufficiali su questi punti di cui si fa un gran parlare.
Al momento giusto ... penso se ne riparlerà.