Ho da qualche giorno installato Ubuntu 17:10.

Non ho mai risparmiato a Canonical critiche quando ho visto scelte discutibili, in particolare in merito all'interfaccia.
Ora però mi trovo davanti un interfaccia innovativa ma non stravolta, adatta anche ai tablet, pulita e semplice ed estremamente reattiva.
Magari qualche critica l'avrei sulla gestione dei desktop multipli, ma è una cosa marginale.

Da tempo avevo spesso ripiegato su Mint come tanti altri utenti, oggi torno ad installare Ubuntu.
Il successo di Mint a discapito di Ubuntu (di cui è una derivata), ha fatto capire finalmente a Canonical quello che la gente vuole e non vuole.

Chi ha il coraggio di riconoscere e ricostruire a partire dai propri errori ha tutti i presupposti per tornare al successo, bravi.

Chissà se anche chi lavora su OpenOffice, oramai soppiantato da LibreOffice, saprà riconoscere i propri errori e cambiare direzione, chi lavora per OpenOffice sta viaggiando su un binario morto.

I fork dei progetti Open Source fanno evolvere il codice sempre verso gli interessi degli utenti, fantastico!