Quando uno esprime opinioni su temi delicati gli Eathers (odiatori) si scatenano.
Ma dato che sulle idee ciascuno può costruirci sopra sui dati di fatto no, il dato di fatto è che ho avuto parenti relativamente vicini morti nei campi di sterminio, quindi questo dovrebbe far capire che non sono a difendere le dittature, i regimi ecc.
Scriverei la stessa cosa per chi sostiene l'inesistenza dei Gulag, che Bokassa o Hitler erano brave persone ecc. ecc.
L'intento della ‘legge Fiano’ dibattuta in parlamento è quello di non sostenere 'simboli' che rappresentano un epoca, per la gran parte della popolazione italiana tristi e da dimenticare.
Penso che in rete, ma anche nella realtà, la prima contestazione da fare sia separare le idee dai comportamenti.
Proprio per entrare su un argomento che penso (spero), sia deprecato da tutti faccio l'esempio della pedofilia.
Posso essere disgustato da un sito che la consideri una cosa accettabile o addirittura 'auspicabile', ma finché questo viene posto come un opinione di una persona (che io ritengo 'malata'), penso vada tollerato come libera espressione di un pensiero (e tutti avranno diritto di farsi un idea su chi lo ha scritto).
Oltretutto è molto più facile tenere sotto controllo chi esterna le proprie opinioni che chi sta zitto.
Il problema non sono le opinioni a mio parere, comunque legittime, diverso se si esprimono dei 'dati di fatto' non dimostrabili, potrei prendere ad esempio numerose prese di posizione sul tema vaccini, un conto è dire 'per me fanno male perché non mi fido', un conto è dire 'fanno male', in tal caso penso ci siano gli estremi per chiedere dei dati di fatto, in mancanza una rettifica una denuncia ci può stare.
Puoi dire quello che pensi, ma se sostieni delle falsità devi dimostrarle ed eventualmente rettificare.
Il pedofilo che sostiene che secondo lui una bambina può essere portata a letto liberamente, è estremamente criticabile (a dir poco), ma finché tiene a freno questo suo istinto penso vada tollerato, professa semplicemente delle opinioni molto molto criticabili.
E come lui avrà espresso questa opinione gli altri avranno modo di esprimere le critiche su di lui, e farsi un idea sulla persona, e starci lontano.
La questione è diversa se lo fa nella realtà o se invita a farlo.
In tal caso ci sono le norme basta farle rispettare, violenza sessuale o istigazione a delinquere.
Scardinare questa logica è stupido e pericoloso, soprattutto in Italia dove la magistratura non funziona con tempi accettabili.
Se uno si costruisce una casa a forma di Mussolini faccia pure, almeno non avremo dubbi su come la pensa, ma male non può fare.
Vale per le statue di Mussolini, di Marx ecc.
Vendere un busto ad un nostalgico probabilmente è meno grave che vendere uno spray al peperoncino (per legge vietato), ma nei negozi lo troviamo.
Qualunque legge combatta la libera espressione del pensiero semplicemente è liberticida e non ha senso.
Oltretutto è di fatto inapplicabile in rete, non si riescono a far rispettare le regole ‘chiare’ figurarsi le situazioni grigie (che nel campo delle opinioni pullulano).
Peggio ancora, in Italia dove una norma è applicabile in modo discrezionale con la scusa dell'obbligatorietà dell'azione penale'.
Immaginate se per ciascuna opinione in Internet più o meno discutibile dovesse partire una causa.
Anziché perseguire le opinioni vediamo di perseguire i fatti (che in Italia non siamo neanche capaci di fare quello).