Non sono pazzo (o almeno non più di quanto lo sia sempre stato).
Il titolo può essere forviante, il senso è 'Internet fa girare delle frottole'.

Non ho scritto nel titolo qualcosa di falso, ho scritto qualcosa che magari qualcuno ha capito a modo suo.
Questo magari ha generato un richiamo di persone che altrimenti non avrebbero letto la notizia.

Cosa ci guadagno?
Che magari qualcuno in più incuriosito sia venuto a vedere l'articolo (decisamente poco).
E' una cosa che da sempre fanno ad esempio i giornali, leggi una notizia eclatante .. poi leggi l'articolo e scopri che non era proprio così (ma intanto il giornale per leggere l'articolo te lo hanno venduto).

Il problema è che l'articolo lo leggono anche persone che non leggono poi i contenuti e quindi si fermano ad un messaggio iniziale forviante, e rimangono convinti di quello che hanno capito dal titolo.

Non si è fatto mai tanto palare di frottole in Internet quanto oggi.

Sento parlare addirittura di autorità che vorrebbero scrivere leggi ad hoc per colpire le falsità in Internet.

Si entra sicuramente in un terreno pericoloso, chi decide cosa è falso e cosa no?

Certo esiste chi 'monetizza' le frottole in Internet speculando sulla faciloneria e superficialità di buona parte di quello che viene definito il 'popolo delle rete'.

Le leggi ci sono (anche troppe), non conta tanto se quello che è scritto è giusto o sbagliato, conta se chi scrive è in buona o malafede, se lo ha fatto per compiere illeciti, se addirittura finge di essere una fonte diversa da quello che è per guadagnare autorevolezza.
Se un sito si presenta come ANSIA con un carattere identico a quello dell'ANSA stesso logo ecc. è lì che bisogna colpire.

Chi di voi non ha letto del 'terrore a Venezia per la gondola attaccata dallo squalo'?
Non è una notizia falsa, si riferisce ad un film (che mi dicono anche di bassa qualità) in cui c'è questa sequenza.
Ben pochi hanno approfondito la notizia e quanti Retweet e Like si sarà beccata (se ci clickate sappiate che entra nelle tasche di chi l'ha scritta).

Insomma le bufale ci sono e ci saranno sempre e siamo noi che dobbiamo difenderci.

Prendi la notizia inverosimile ma che negli organi di stampa 'ufficiali' non trovi, un pezzo di frase con parole strane la metti in Google e fai un 'cerca' e scoprirai che è una bufala (quasi sempre al primo colpo).

Vi sembra possibile con la sete di notizie eclatanti che c'è che se uno squalo attacca una gondola nessuno ne parli?

Insomma inutile invocare la legge per giustificare la propria ignoranza.
Purtroppo sta a noi dividere la spazzatura dalle cose buone, se poi ci sono gli estremi per colpire chi specula sulla superficialità delle persone ben venga.