Scrivere un titolo del genere è come scrollare un nido di vespe, ma in rete troverete tanti altri blog:
Tutti i problemi che linux su desktop dovrà risolvere ..
Linux sui PC desktop è un fallimento, ma di chi è la colpa? ...
Linux è un fallimento? ... ecc. ecc.

D'altronde basta andare a dare un occhio alle statistiche di diffusione per capire che non c'è verso di arrivare oltre ad un misero 2% (ce ne sono altre ma non sono molto diverse).
http://www.netmarketshare.com/report.aspx?qprid=11&qpaf=&qpcustom=Linux&qpcustomb=0&qpsp=183&qpnp=24&qptimeframe=M

A questo punto è il momento di chiedersi perché dopo tutti questi anni non se ne esce.

Premessa:
Linux è un evidente successo, con Android, lato Server (se Microsoft passa SQL Server anche su Linux c'è un motivo).
Le riviste specializzate parlano di Linux, anzi ci stanno numerose riviste tematiche che ne parlano.
Nessun produttore può più permettersi di sfotterti se gli chiedi un driver Linux ecc.

Attenzione, chi ha una macchina Linux ben configurata e funzionante non è un povero che deve accontentarsi, ma un 'privilegiato' che ha un qualcosa di esclusivo che al momento solo pochi vogliono permettersi (e che porta a maggiori spazi di libertà).

Quindi non sono a sostenere che Linux è un fallimento, anzi ... ma sul Desktop la situazione è uno 'stabile insuccesso'.

Nei blog che citavo c'è un dibattito fortissimo sul tema, per non parlare dell'accesa discussione tra Torvalds, Icaza e altri sviluppatori Linux.

Quindi inutile nasconderselo la domanda è più che legittima.
Ho letto tante risposte, molto spesso tecniche che in gran parte non condivido.

E' il Desktop/Notebook che è morto:
Non è un problema ora tutti vanno con i tablet e gli Smartphone dove Win è minoritario.
I tablet non sono sostitutivi di macchine di produzione, lo saranno i 'convertibili' ma per il momento siamo molto lontani dall'avere dei convertibili nelle macchine di produzione.
Tutto si webbizza e il problema scompare .. in parte sì ma nelle aziende il substrato software locale resta prioritario e lo resterà per parecchio tempo a venire.

Le NON cause.
Mancanza di driver: (problema che esiste ma è oramai raro).
Difficoltà d'uso: le cose con Ubuntu, Mint ed altre distribuzioni sono migliorate tantissimo (mentre Win si è complicato).
La non compatibilità della Suite Office: ora Libreoffice è molto diffuso e conosciuto, non è più un problema.
Mancato supporto: tecnici a cui appoggiarsi oramai sono ovunque.
Mancanza di applicazioni: oramai c'è quasi tutto quello che serve al 90% della popolazione.
Mancano PC che nascono con Linux dentro: ci sono ma la gente li compra poco.

E allora in definitiva quali sono secondo me le cause?

1) Disorientamento

Troppe distribuzioni, troppe versioni, troppi desktop, la gente non vuole studiare ogni giorno modalità di lavoro differenti (vale anche per Win, dove il problema è molto più limitato, pensate al caos per il tasto Start).

2) Serve un Tutor

Se non sei uno che fa solo una determinata cosa e basta, ti serve un amico o esperto che ti prepari il tutto e contattabile all'occasione anche solo per spiegazioni. (le persone vogliono avere il diritto di non aver bisogno di cercare le soluzioni on line da soli).
Oggi installare con il UEFI e Secure Boot non è a prova di inesperto.

3) Modalità tecnico operative differenti

Lato tecnico, l'estrema frammentazione anche delle versioni, porta a modalità operative e di supporto differenti tra una versione e l'altra nonostante Linux Standard Base, per cui anche il tecnico sceglie una distribuzione e alla fine sposa quella.

4) Costruire su progetti che magari scompaiono perché gli sviluppatori spariscono è pericoloso.

Mancando la responsabilità può mancare la continuità.
Quante volte abbiamo usato un pacchetto per poi scoprire che non è più supportato, portato avanti ecc. (il problema è anche in Win ma assolutamente minoritario).

5) Conflittualità interna del mondo Linux

Manca l'intenzione di tutti i protagonisti di confrontarsi e costruire strategie comuni per il bene di tutti.

6) Aziende il cui nome comincia per Mic... o per App... riescono a condizionare il mercato al punto da far imporre standard che tagliano le gambe ai concorrenti (Secure Boot per dirne una).

7) Troppi cambi di distribuzione.
Le patch devono essere distribuite con parsimonia, in particolare se interessano aspetti marginali, continui aggiornamenti sono fastidiosi e pericolosi.

Soluzioni (ovviamente secondo me, ammesso e non concesso che esistano soluzioni).

1) Definizione di uno standard tecnico restrittivo anche per l'interfaccia, spingere molto oltre Linux Standard Base anche sugli strumenti grafici.
La stragrande maggioranza di distribuzioni presenti sui desktop si contano sulle dita di una mano, basterebbe che si coalizzassero quelle.
Le modalità operative di base devono essere comuni.

3) Gestire una black list UFFICIALE comune delle marche/device che non funzionano o funzionano difficilmente con Linux.
Compresi i PC completi in cui l'installazione per via del Secure Boot o altro è più difficile.

4) Stilare annualmente la classifica UFFICIALE dell'hardware che non dà problemi con Linux con un marchio PERFECT FOR LINUX.

5) Poter avere società private grandi che si impegnino a garantire la continuità di un progetto software presentandosi come OFFICIAL SPONSOR di progetti a rischio sparizione.

6) Limitare gli Update al minimo e soprattutto alle vere criticità.

7) A livello normativo la legislazione deve imporre regole di intercambiabilità e trasparenza (anche per i File System, per i gli accessi alle reti, per il Secure Boot ed altro).
Anche a qualche azienda il cui nome comincia per Mic.. per App.. per Int.. ecc.

Vedremo gli sviluppi negli anni a venire .. con tutto quello che sta succedendo con Virus, Advertising e Cryptolocker, se la gente non migra vuol dire proprio che non lo vogliono fare.