Nessuno in AIP ha intenzione di fondare un Ordine professionale anche perché l’Unione Europea caldeggia (ove possibile) la rimozione degli ordini.
Il problema è che gli ordini esistono in quanto rappresentano (lobby) e hanno un forte potere nelle contrattazioni nazionali ed internazionali mentre gli informatici italiani non sono rappresentati ufficialmente.
Il corrispondente degli ordini professionali, se passa la liberalizzazione delle professioni, saranno le associazioni riconosciute.
Questo è quello che auspichiamo che avvenga, in quel momento anche noi avremo modo di competere sul mercato ‘ad armi pari’ senza subire passivamente le decisioni di chi ha una rappresentanza riconosciuta.