Conosco Altroconsumo da anni e l'ho sempre vista una buona rivista super partes a cui affidarsi con posizioni 'dalle parti del consumatore'.
Proprio per questo sono rimasto molto deluso da risposte a quesiti che coinvolgono Linux che sembrano frutto di scarso aggiornamento sul tema di chi le ha date o di consigli discutibili.

Chi scrive ha trent'anni di esperienza informatica su sistemi di tutti i tipi ed opera con utenze di tutti i livelli, basta però aprire una qualsiasi rivista di informatica per capire che valutazioni che potevano avere un senso anni addietro oggi sono fuori dai tempi.

Numero 42, marzo 2014, articolo SCEGLIERE IL PC GIUSTO, A pag. 9 un trafiletto intitolato "Quale ambiente?"
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SCRIVONO: la sua natura aperta (chiunque può collaborare al suo miglioramento accedendo ai codici sorgente), lo rende pero' piu' difficile da usare per l'utente medio
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E'una frase che non ha senso, è come dire 'è una torta più difficile da digerire perché se siete cuochi potete conoscerne la ricetta o partecipare a migliorarla'.  


Altro articolo: STOP AGLI AGGIORNAMENTI PER XP
Domanda del lettore R.M. - email: Ho un vecchio computer Windows XP.
Visto il termine del supporto da parte di Microsoft, conviene passare a Windows 8 o è meglio scegliere altri sistemi operativi? Cosa mi consigliate?
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Sintetizzo la risposta: Gli è stato consigliato di rimanere su XP con un buon antivirus (faccio notare che su XP certe debolezze sono intrinseche alla struttura stessa).
Di fare attenzione a fare upgrade in particolare a Win 8 consigliando di passare eventualmente a Win 7, facendo notare di fare attenzione ai driver potenzialmente non disponibili e alla potenza della macchina (su questi consigli posso concordare).

A questo punto però l'articolista avrebbe dovuto dire che un PC con XP può con buona probabilità essere più che efficace passando a Linux, ce ne sono di davvero parchi nell'utilizzo di risorse, in particolare se gli applicativi che l'utente usa sono quelli che trova oggi nel mondo dei Tablet e dei cellulari.
Faccio notare che su questi ultimi dispositivi il sistema Microsoft è largamente minoritario, ma la gente li usa ugualmente con soddisfazione.
Il sistema è più stabile, aggiornato, con sicuramente meno problemi di driver di XP e problemi di virus nella gran parte dei casi inesistenti.
Se un utente non è in grado di installarselo da solo può ricorrere ad un professionista (analogamente a quanto accade con Windows), spesso i Lug (Linux User Group) del territorio fanno questo servizio come volontariato.

A questo articolo segue una giusta replica di un lettore:
Numero 45, settembre 2014, pag. 4, "mailbox" (posta dei lettori)
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email: ... mi sono imbattuto nella lettera di un socio che chiedeva chiarimenti sulla sicurezza e la stabilità di Windows XP, precisando che il suo pc era piuttosto datato e non adatto a ospitare i più recenti sistemi operativi.
Perché, nel rispondere, non avete accennato all’uso di sistemi alternativi e a costo zero come Linux?
La maggior parte degli utilizzatori del pc neanche conosce questa possibilità.
E chi la conosce spesso si lascia scoraggiare da presunte difficoltà di installazione e utilizzo, anche se, per esperienza, so che è una buona alternativa.
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Risposta: Su uno dei prossimi numeri di HT parleremo dello stato di Linux su pc. Possiamo, però, anticipare il nostro pensiero: Linux non è ancora pronto per il grande pubblico.
Il modello di sviluppo conta sull’iniziativa del singolo, mentre la maggior parte delle persone preferisce un prodotto “fatto e finito” e con un punto di riferimento (Microsoft, Google, Apple...) al quale rivolgersi in caso di problemi.
Non è un prodotto di scarsa qualità, tutt’altro, ma non può essere considerato un’alternativa “consigliabile” per la gran parte dei nostri lettori.
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Penso che la risposta abbia un grave errore di fondo, Linux non manca di supporto di un fornitore di riferimento ma di una moltitudine di fornitori ciascuno in grado di supportare in particolare la propria distribuzione ma non solo.
Vi è inoltre una vasta rete di volontariato (i Lug) pronta ad aiutare se occorre.
Vale per tutte le maggiori distribuzioni Red Hat, Ubuntu ecc. anche perché immaginate se potrebbe mai essere possibile per la stragrande maggioranza dei server Top100 (che lo montano) non avere un fornitore di riferimento.
La differenza sta nel fatto che non si dipende da un unico fornitore, anzi molte volte il supporto della comunità rende inutile il bisogno di entrare in contatto con il fornitore (non di rado oneroso), ma questo non è un disvalore.

Distribuzioni come Ubuntu, Mint e non solo, hanno come target di riferimento l'utente comune, l'interfaccia tra le 4 tra cui scegliere può avere una somiglianza estrema con quella di Windows 7 e in alcuni casi essere anche più semplice.
Se la confrontiamo poi con quella di Windows 8 a mio parere (e sulla base delle mie esperienze di installazione a persone inesperte) è talmente più intuitiva da non essere neppure confrontabile.

Penso che per una rivista come Altroconsumo che ho avuto modo di apprezzare in altre circostanze, occorra informarsi meglio sui temi indicati, possibilmente facendo riferimento a personale tecnico in particolare dell'area universitaria (e lo dico da non universitario) consigli di chi eventualmente ha interessi commerciali in gioco vanno valutati con criticità.