La Corte Europea ha ingiunto a Google l'obbligo di ricevere le segnalazioni di rimozione da parte dei cittadini ed 'eventualmente' accoglierne la richiesta.
Questo a seguito di un utente della rete che chiedeva di rimuovere contenuti dal motore reclamando il 'diritto' a far 'dimenticare' certi fatti (reali), accaduti anni prima e lesivi della sua reputazione.
In pratica il ragionamento è, ho rimediato ad errori compiuti ho diritto a che si dimentichino.
Dall'altra parte ci sta il diritto di cronaca.
Viene tecnicamente chiamato 'diritto all'oblio'.
E' una di quelle materie su cui ci sarebbe molto da discutere.
Immaginate un pluriomicida che abbia scontato la pena che chieda di rimuovere informazioni sulle sue condanne o i fatti compiuti in quanto lesivi della propria reputazione.
Ovviamente non si parla di far cancellare cose false, diffamazioni per le quali esistono già le leggi ordinarie.
Un 'diritto all'oblio' che trovo giustificato è che se ho scritto personalmente qualcosa in un forum che voglio correggere o cancellare (quindi cosa scritte da me su cui ho cambiato idea), mi venga dato il diritto di farlo (non sempre viene riconosciuto).
Dovrebbe essere obbligatorio, alla rimozione di un utente, permettere la rimozione oltre che del profilo di tutti i suoi post sui forum.
Oltretutto dovrebbe esserci l'obbligo di permettere la rimozione dei propri dati da un sito con la stessa semplicità della creazione del profilo, e non come ora che spesso occorre cercare in Google per scoprire come farlo.
Per quanto concerne il caso in esame Internet che lo si voglia o no contiene la storia, è giusto avere il diritto di cancellare le cose false, è inutile pretendere il diritto di cancellare quelle vere perché sono alla base della logica della rete.
La rete non dimentica purtroppo / per fortuna.