Leggo su Punto-Informatico che la Turchia 'per tutelare i cittadini' si appresta a creare una legge 'anti social'.Leggo anche che Erdogan ha indicato i social media come "la peggiore minaccia alla società".

Premesso che le piazze virtuali (come tutte le piazze), contengono cose serie e stupidate assolute.
Premesso anche che come si può creare gazzarra in una piazza, in rete si può fare altrettanto (ed è molto più difficile fingere di non aver partecipato).

Rivendico il diritto di dare alle persone la possibilità di comunicare, le cose serie e le cose sciocche.

Nella rete il dibattito è pubblico così come il contraddittorio, le risposte vanno date argomentando, scrivendo ci si espone, e chi scrive è responsabile di quello che scrive.

Soffocare il dibattito crea situazioni pericolose in cui la gente è autorizzata a pensare che si eviti la discussione per mancanza di argomenti. Se ci sono problemi è meglio saperlo ed affrontarli che fingere che non esistano.

Ci deve essere sempre lo spazio, anche per dire stupidaggini.