Su Punto Informatico saverio_ve ha difeso l’operato di Microsoft in merito alla prossima uscita di Windows 8.1.
Questi i miei commenti.
> Bene la Microsoft ha dimostrato come al solito
> che ascolta i feedback dei clienti sistemando e
> migliorando l’OS. Non si può certo pretendere che
> la prima versione di un nuovo OS sia perfetto.
Quando Microsoft produce qualcosa di nuovo la domanda che si deve fare è, cosa vogliono e di cosa hanno bisogno i clienti?
E, in subordine, in che modo posso guadagnarci?
Invece la domanda che si fanno è quali abberrazioni riusciamo ad imporre per tirare su più soldi e costringere il cliente alla dipendenza?
Tutte le volte che danno qualcosa tolgono da un altra parte creano legacci e legaccioli escono dagli standard o se ne fanno di loro.
> Ovviamente aggiornamento gratutito per chi ha
> acquistato Windows 8. Farò l’aggiornamento ai
> miei clienti che hanno scelto Windows 8 (e sono
> molti).
Pure io ne ho qualcuno .. nessuno soddisfatto.
> E’ vero che nei sistemi liberi non si
> paga la licenza ma risparmi da un lato ma poi
> spendi in corsi.
Tutti coloro a cui ho predisposto macchine Linux che non siano aziende, non solo non hanno mai fatto un corso, ma non mi telefonano una settimana dopo per aver installato porcheria, toolbars, programmi di search, phishing ecc.
> Io vendo prodotti Microsoft il
> prezzo della licenza è ragionevole e poi
> l’assistenza è gratuita.
Col cavolo! Il prezzo magari è ragionevole se non ti convincono a comprare una versione full di cui sanno bene non hai bisogno che invece costa uno sproposito.
Se anche sei al corrente di un Bug non hai certo un numero di riferimento a cui segnalarlo gratuitamente e l’assistenza ha limitazioni.
> Un sistema libero non è
> affidabile invece dopo la vendita la MS e io come
> distributore seguo i clienti. Non c’è storia per
> lavorare meglio un sistema proprietario garantito
> da chi lo
> produce.
Premesso che anche su un sistema libero ti puoi far assistere da chi lo produce.
Indubbiamente è l’insieme che conta software e assistenza.
Il problema non è se assisti uno su MAC, Windows, Linux ma quanto sei bravo a gestire una soluzione organica e quanto sei in grado di offrire al cliente dal punto di vista di efficacia ed economicità.
Se un giorno un’azienda che gestisce una distribuzione salta ce n’è sempre un altra a coprirla, ma soprattutto si usano degli standard e non si creano quelle dipendenze per cui se compri ad esempio Office 2013 non puoi più usarlo su Windows Vista (per non parlare di XP).