Ecco l’ultima sentenza ‘all’italiana’.

… il giudice unico del Tribunale di Ortona Rita Di Donato ha condannato il direttore responsabile del quotidiano digitale Primadanoi.it al pagamento di una sanzione pecuniaria pari a 17mila euro - tra risarcimento danni e spese legali - per aver mantenuto online, troppo a lungo, un articolo “corretto, veritiero e non diffamatorio”.

Le leggi italiane e chi le interpreta trovano sempre modo di far parlare di sè.

Diciamo che Tizio è stato trovato a rubare anni fa.
Un amico mi chiede se é affidabile per assumerlo, gli racconto del fatto, questo crea un evidente ‘danno’, ma non ho raccontato falsità.
Denunciabile … ma che scherziamo????!!!

Forse la cosa sarebbe diversa se cominciassi a riempire la città di manifesti con la scritta ‘Tizio è un ladro’ scatenando una campagna contro di lui (ma questo con la stampa capita quotidianamente ma si invoca la ‘libertà di stampa’).

La storia é storia non si può cancellare (putroppo anche quando é falsa) figurarsi quando é vera.

Ora mi aspetto denunce dei tedeschi a tutti i siti che parlano dell’olocausto in quanto evidentemente lesivi della reputazione di un popolo.

Avvalendomi del diritto all’oblio mi riservo il diritto a dimenticare questa ulteriore sentenza che getta ulteriore discredito alla giustizia di questo paese …