E’ uscito un comunicato in seguito alle perquisizioni, che colpiscono la rete denominata Anonimous.
Evito di postare tutto il testo (che però trovate in rete), anche perchè non lo condivido minimamente …
Trovate un qualcosa del tipo …

La Polizia Postale italiana, nelle ore precedenti, ha compiuto denuncie, ….
Le persone arrestate non sono “pericolosi hacker” come definiti dai media, ma sono persone come tutti voi e sono state arrestate mentre protestavamo pacificamente per i nostri e i vostri diritti….
Gli Anonymous Italiani non sono caduti di fronte a questo vile tentativo di smantellamento … avranno obiettivi ancora da annunciare, per dimostrare che Anonymous è presente e combatte, come ha combattuto in passato e combatterà in futuro per la libertà della rete…..

Noi siamo Anonymous.
Noi siamo una Legione.
Noi non perdoniamo.
Noi non dimentichiamo.
Aspettaci!

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Ecco la mia replica …
Voi non avete capito una cippa!

Personalmente mi ritengo hacker, in rete trovate anni e anni di messaggi anche nel mio Blog, conferenze con argomentazioni che magari non saranno da tutti condivise, ma da sempre lotto per un Internet più libera (anche se la libertà assoluta non esiste, ma non divaghiamo…).

La differenza é che ci metto la mia faccia e mi prendo le mie responsabilità, questo post ha come Nick il mio vero nome e cognome (che tra l’altro porta a me in 0 secondi digitando su Google).

Io sono disposto a dibattere, argomentare ed eventualmente cambiare idea.
Questo é il modo giusto di lottare.

Scardinare un sito o attaccare un istituzione aumenta la repressione, fa passare automaticamente dalla parte del torto, può mettere a casa della gente che non centra nulla ecc.. ecc..

Libertà in rete vuol dire liberarsi soprattutto da chi insegue facili demagogie screditando le giuste argomentazioni dietro all’anonimato.