Si fa un gran parlare della vicenda che vede alcuni Hacker pubblicare materiale riservato.
Certamente quello che fa impressione é che sembra molto probabilmente materiale autentico e che svela tanti retroscena.
La prima reazione potrebbe essere … ottimo così vediamo come la pensano.
In fondo non é molto diverso da un giornalista che scopre di nascosto un commento fuori dalle righe da parte di un qualsiasi politico.
Se poi si pensa alla massa di persone che ha posizioni di responsabilità e magari usa come password una parola del vocabolario, oppure usa sempre la stessa password, non c’è da stupirsi che tanto materiale riservato possa essere in qualche modo abbastanza accessibile (e tutto sommato difficilmente proteggibile).
La realtà é sempre quella che c’é un ‘mondo formale’ che rappresenta le posizioni ufficiali ed un mondo reale fatto spesso di bugie, sbruffonate, frasi fatte magari prese da fonti assolutamente poco credibili, ma riferite nei colloqui privati, magari riprendendo voci di corridoio, illazioni ecc.
Se certe affermazioni fanno capire come chi dice una cosa magari ne pensa (o dice di pensarne) una diversa, in ogni caso non siamo molto distanti dal gossip.
Tanti di noi se ne guarderebbero bene da dare giudizi in pubblico che danno in privato.
Per sminuire un fatto potrei dire al telefono ‘ma cosa gli dai ascolto che sai che é uno stupido’, magari questa é una posizione utile in quel contesto e la persona non ha in realtà quel giudizio da parte mia.
Poi ci sono quelli che hanno una certa opinione, scrivono, poi magari in seguito l’opinione la cambiano.
Vedere ‘uno spezzone’ é un po pericoloso.
Esempio, una spia permette di salvare una situazione pericolosa, magari una conversazione riservata finisce per far saltare tutto oppure ne mette a rischio la vita.
Altro esempio, una trattativa di pace che richiede posizioni di compromesso, spesso posizioni di facciata, viene distrutta dalla messa in piazza di quello che le persone realmente pensano.
D’altra parte ci possono essere anche rivelazioni che impediscono un attentato o altro.
Altre ancora che fanno capire come veramente stanno certe cose che sulla carta sembrano essere completamente diverse.
Insomma mi viene da dire sì ma con cautela, solo quando le fonti sono certe e non si creano disastri. Ma siamo sicuri che chi pubblica é totalmente consapevole delle conseguenze e dell’importanza del materiale?
Data la vastità e la quantità del materiale pubblicato da Wikileaks penso proprio di no.
Per cui alla fine riguardo a questa vicenda ho visto alcune cose interessanti mescolate a tante chiacchiere.
Spero in futuro in una maggiore cautela.