Riporto da ‘Punto Informatico’.
‘L’84 per cento delle combinazioni di configurazione presenti sulle macchine dei navigatori internet è unico, rivela EFF, e può essere facilmente tracciato da malintenzionati, pubblicitari e siti web assortiti’.
Ovviamente molto dipende da come gli utenti si comportano e dalla loro ‘riservatezza’.

Si sa che le forze di Polizia possono rintracciare IP ecc. con qualche rara eccezione (accesso da reti Wifi sprotette o altro).
Ma per altri era difficile farlo in quanto occorreva mandare richieste a terzi.

Ma oggi ci sono dati che quando navighiamo con il sito web ‘comunichiamo’ inconsciamente al server che visitiamo, versione e tipo di browser, plugin installati, fuso orario ecc.
Insomma la combinazione di questi fattori ci rende rintracciabili con una impronta univoca o quasi a chiunque abbia la tecnologia per farlo.

Questo vale anche per chi è attento a non spargere a cani e porci le proprie informazioni (con Facebook o altro).
Come si risolve? Staccarsi da Internet? Cancellare tutto non usare plugin ecc. ecc.
Piuttosto inverosimile …

Mi verrebbe da dire, girare solo su siti fidati … ma le vostre ricerche dove le cominciate, da Google?
Abbiamo fatto di tutto per mantenere ancora un po di privacy, ma oggi la privacy è tale solo nei confronti di coloro che non hanno gli strumenti per abbatterla.
Ed è una cosa molto triste, e se siamo in rete quasi inevitabile, … cerchiamo almeno di esserne consapevoli