Da anni sostengo che vi è una decrescita dei bisogni strutturali in informatica.
C’è chi mi considera un conservatore, personalmente mi ritengo un ‘innovatore cauto’.

In pratica il bisogno di vendere di chi produce software non va pari passo all’incremento dei bisogni informatici delle aziende (che sul software tradizionale decresce).
L’informatica ha già risolto gran parte dei problemi della gente comune, oggi serve molto più consolidare, formare, semplificare innovando quando l’innovazione è vera (vedi la virtualizzazione ad esempio).

Si spiega l’avanzare di sistemi Open Source in quanto sempre più programmi sono in grado di risolvere le necessità dell’utente medio che nel tempo tende a privilegiare soluzioni gratuite o quasi e semplici.

Ci si metta che l’utente ha già vissuto situazioni di sofferenza e dipendenza da sistemi blindati, per cui è molto più smaliziato di una volta nelle scelte e tende a muoversi con molta più cautela e ha paura di perdere il controllo.
L’utente ha poi meno soldi da spendere e vuole strumenti che sfruttino le sue limitate conoscenze pregresse senza dover imparare o quasi cose nuove.

Sono queste le cose che a mio parere stanno alla base di insuccessi di prodotti ad esempio di Office Automation e Sistemi Operativi lanciati recentemente sul mercato.