La conoscenza, la cultura sono frutto della circolazione delle idee e prescinde da brevetti, copyright, licenze e quan’t altro.
Fa cultura seguire una conferenza anche se si è entrati senza biglietto, vedere un filmato che magari il detentore i esclusiva non avrebbe voluto mostrare, studiare uno spartito fotocopiato ecc.
Ho volutamente presentato degli illeciti che in quanto tali vanno perseguiti, ma con questi esempi voglio dire che esiste un concetto di sapere che prescinde dagli aspetti giuridico economico formali.
In conclusione varare delle norme ignorando l’aspetto culturale della diffusione libera del sapere (affrontabili magari con posizioni di compromesso tra l’interesse di chi produce e quello del progresso del sapere), favorirà inevitabilmente il passaggio a un paese di corretti ignoranti o di pirati acculturati.
Nel frattempo altri paesi ignorano la parte formale e lì il sapere cresce a vista d’occhio, poi ci lamentiamo se ci ’scavalcano’.