Tutto ciò che facciamo per evitare la profilazione è parzialmente inutile.
Tutto ciò che facciamo per essere padroni dei nostri dati anche.
Impedire che le grosse infrastrutture tipo Facebook, Whatsapp ecc. sappiano tutto o quasi di noi, quasi impossibile da ottenere.

A questo punto l’unica è creare dei servizi ‘istituzionali e sovranazionali’ alternativi, che garantiscano le libertà che queste piattaforme non offrono (poi chi vuole usarli li usa, ma vanno sempre incentivati), nella speranza che si affermino come strutture credibili e garantite.

Parlo di uno ‘Skype’ pubblico, un Whatsapp pubblico, un motore di ricerca pubblico basato su politiche di ranking concordate, un Facebook pubblico, un DNS pubblico ecc.
Questi servizi dovrebbero essere universalmente gestiti dalle Nazioni Unite e sostenute in modo concordato.

Il ranking delle notizie non può essere basato sui like, ma il like in relazione all’esperienza sulla materia e l’affidabilità di chi ha clickato.
Un like di Rubbia su una notizia di fisica teorica, non ha lo stesso peso di un like di Celentano sulla stessa (quello di Celentano avrebbe più valore se si parlasse di musica).
Basterebbe questo ad affossare le notizie dei terrapiattisti ed altre analoghe.

E’ sicuramente utopistico far nascere strutture sovranazionali per ottenere questo, dati gli interessi contrapposti delle varie nazioni, ma non penso esistano alternative.

I beni primari che una società deve garantire sono cambiati, prendiamone atto.